- 1 Classi energetiche: Come funzionano?
- 2 Quanta acqua consuma una lavatrice?
- 3 Programmi ecologici a basso consumo e tecnologia Smart
La lavatrice è un elettrodomestico indispensabile al giorno d’oggi, sia che si viva da soli o in una famiglia numerosa. Uno degli aspetti che spaventa maggiormente, è di certo l’incidenza che il suo utilizzo ha sulla nostra bolletta.
Molto spesso infatti si compiono azioni che anziché apportare una diminuzione dei consumi e dei rispettivi costi, fanno lievitare la nostra bolletta. Di seguito troverete alcuni suggerimenti che vi aiuteranno a ridimensionare e soprattutto capire, quanto consuma effettivamente la vostra lavatrice e quali sarebbe meglio scegliere in fase di acquisto, in base al loro consumo.
Classi energetiche: Come funzionano?
Un grosso aiuto nel capire quanto consuma in linea di massima una lavatrice, ci viene dato dalla sua classe energetica. Per legge, infatti, ogni lavatrice presenta un’etichetta che mostra in modo approssimativo quale sia il suo consumo in materia di acqua e energia e a quale classe energetica appartiene.
Le classi energetiche sono sette e vanno dalla più bassa (classe D) a cui corrispondono i maggiori consumi, a quella più alta (classe A+++) a cui si riferiscono i consumi più bassi.
Il consumo annuo viene calcolato su una media di diverse condizioni di lavaggio: a pieno carico e a mezzo carico a 60° C e a mezzo carico a 40°C, solitamente su una media di 200/220 lavaggi effettuati con programma cotone.
Va da sé quindi, che scegliere una lavatrice di classe energetica alta è un ottimo primo passo per ammortizzare i costi futuri. Grazie ai dati che è possibile reperire sull’etichetta (classe energetica, e consumo kWh/annuo) e ad alcuni reperibili sulla nostra bolletta della luce ( il costo di 1 kWh) è possibile fare un semplice calcolo, sempre in maniera approssimativa, di quanto ci verrà a costare in bolletta l’utilizzo annuo del nostro nuovo elettrodomestico.
Basterà infatti moltiplicare il costo di 1 kWh per il consumo medio annuale della vostra lavatrice.
Quindi supponendo che il costo di 1kWh equivalga a 0,20 euro, e il consumo annuo sia di 174kWh/annuo.
L’operazione da compiere sarà o,20 x 174 = 34,80 euro.
Bisogna tenere presente, però, anche il tipo di contratto che avete stipulato con il vostro fornitore di corrente. Infatti se il vostro contratto prevede tariffe differenti a seconda delle diverse fasce orarie, dovrete prendere come dato di riferimento la fascia oraria che utilizzate maggiormente, per avere un dato che si avvicini in maniera realistica al vostro effettivo utilizzo dell’elettrodomestico.
Quanta acqua consuma una lavatrice?
Un altro importante a spetto da tenere a mente quando si parla di consumi in materia di lavatrici, è l’acqua.
Oltre a utilizzare la corrente elettrica, infatti, le lavatrici fanno un ingente utilizzo di acqua ad ogni lavaggio per far si che i nostri capi fuoriescano perfettamente puliti e smacchiati.
C’è da dire che grazie alle nuove tecnologie sviluppate nel corso degli ultimi anni, l’ammontare effettivo di acqua utilizzato dalle lavatrici per ogni lavaggio, anche a pieno carico, sia diminuito in maniera consistente, andando in questo modo ad incidere in maniera minore sui costi della nostra bolletta, e anche sullo spreco di un bene primario e vitale per il pianeta come è appunto l’acqua.
Si è passati infatti, dall’impiego di 100/120 litri di acqua per un lavaggio di 5Kg ad appena 40/50 litri, per lo stesso quantitativo di indumenti da lavare.
Si deve tener conto che questi quantitativi vengono generalmente calcolati ipotizzando lavaggi sempre a pieno carico. un’accorgimento semplice da fare e che aiuterebbe a diminuire i consumi e gli sprechi sia di acqua che di corrente, infatti, potrebbe essere quello di far compiere il lavaggio alla nostra lavatrice solo a cestello pieno e bassa temperatura. Bisogna tener conto infatti, che la lavatrice tende a sfruttare l’energia per riscaldare l’acqua che immette al suo interno per il lavaggio dei capi, quindi decidere di utilizzare programmi che sfruttano le basse temperature potrebbe aiutarci a risparmiare sul costo della bolletta, senza però dover rinunciare a capi freschi e profumati.
Programmi ecologici a basso consumo e tecnologia Smart
Un altro modo per decidere quale sia la migliore lavatrice da acquistare per riuscire ad ottenere un giusto compromesso tra qualità e consumi, è quello di verificare la presenza di programmi che sfruttano le basse temperature, non solo per i carichi leggeri, e programmi Eco che tendono a sprecare meno acqua e energia, strizzando anche un’occhio al nostro pianeta.
Altro aspetto utile da non sottovalutare quando si effettua una scelta di questo tipo, è quello di dare uno sguardo alle nuove tecnologie del settore. Esistono oggi sempre più lavatrici che hanno abbandonato la classica vecchia manopola che costringeva a scegliere programmi predefiniti, senza la possibilità di impostare in maniera autonoma temperatura, tempo di lavaggio e velocità di centrifuga, in favore di display touch screen interattivi e semplici da utilizzare, che permettono di impostare livelli di temperatura e tempo di lavaggio autonomamente, mantenendo comunque programmi di base comuni a più o meno tutti i modelli in commercio.
Ai più tecnologici e agli amanti della domotica, farà inoltre piacere sapere che molte aziende del settore, ormai si avvalgono sempre più spesso di App compatibili con i diversi sistemi operativi (iOS e Android) capaci di programmare le lavatrici affinché effettuino il lavaggio ad una determinata ora, (magari mentre non siamo in casa all’interno di una delle fasce a basso consumo) semplificandoci così il compito di azionarla manualmente di persona.