Lavare i panni a mano? Diciamoci la verità, la maggior parte di noi non ne è nemmeno capace. La lavatrice è considerata ormai da tutti un bene di prima necessità, alla stregua del letto e dello spazzolino da denti. Eh sì, ne è è girata di acqua negli oblò da quando, nel 1945, la prima lavatrice è apparsa sul mercato italiano. Certo le prime lavatrici avevano ben poco a vedere con quelle moderne. Rumorose, aggressive con i tessuti, estremamente dispendiose dal punto di vista dei consumi, per oltre un ventennio, sono state appannaggio esclusivo delle famiglie più benestanti.
Oggi,invece, in ogni casa c’è una lavatrice e non solo, l’evoluzione tecnologia ci mette a disposizione apparecchi tanto sofisticati, quanto semplici da usare. La maggior parte degli apparecchi in commercio, è in grado di riconoscere i tessuti e scegliere automaticamente il programma adatto, di ridurre i consumi energetici e di trattare i panni in modo da limitare l’uso del ferro da stiro.
Quale modello scegliere
Se vi è capitato di dover cambiare lavatrice o di doverla acquistare per la prima volta, sicuramente vi siete resi conto che i modelli a disposizione sono innumerevoli. Ne esistono di grandi e di piccole, con carica dall’alto e con il classico oblò. Le più innovative consentono di aggiungere capi a ciclo iniziato, di lavare anche tessuti delicati come lana e seta. La discriminante, spesso il prezzo, che varia da meno di 300 euro, per i modelli tradizionali, a oltre 2000 euro per quelli più innovativi. Come scegliere allora? In base alle proprie disponibilità economiche, certo, ma non solo.
Spesso le lavatrici più economiche non sono dotate della tecnologia che consenta il risparmio energetico, a lungo andare, quindi, si rivelerebbero tutt’altro che economiche. Meglio quindi, porsi un’altra domanda, cioè: quanto e come utilizzerò la mia nuova lavatrice?
Per una famiglia numerosa è decisamente consigliabile un apparecchio capiente, ne esistono modelli in grado di lavare fino a 10 chili di biancheria contemporaneamente. Se soffrite di mal di schiena, optate per una macchina a carica dall’alto o di un modello con oblò rialzato.
Chi ha bambini piccoli e vuole essere sicuro che i capi siano perfettamente igienizzati, oltre che puliti, può optare per una lavatrice che elimini la carica batterica mediante il vapore evitando così di acquistare prodotti antibatterici. In questo modo si può risparmiare sui prodotti antibatterici e contribuire alla riduzione dell’inquinamento ambientale. Se vivete in una casa senza uno spazio all’aperto, potrebbe fare per voi un modello dotato anche di asciugatrice. Se, infine, non avete molta dimestichezza con il ferro da stiro, assicuratevi che la vostra lavatrice sia dotata di un programma per la stiratura facile.
Le lavatrici wifi
L’ultima frontiera in materia di lavatrici e di elettrodomestici in generale, è il wifi, cioè la possibilità di comandare l’apparecchio a distanza. Gli addetti ai lavori chiamano questa tecnologia “internet delle cose” (in inglese: IOT internet of things). Un sistema che consente agli oggetti di essere connessi a internet e di comunicare con la rete. Il controllo da remoto avviene mediante un’applicazione.
Una volta installata la lavatrice e collegata al wifi di casa, si scarica un’app sul cellulare e con questa si comanda l’accensione, lo spegnimento, il passaggio alla funzione asciugatrice (nei modelli che lo prevedono). La funzione forse più utile, però, è quella che consente di monitorare eventuali malfunzionamenti.
Il timore maggiore nel lasciare accesa la lavatrice mentre si è fuori casa, infatti, è che possa rompersi improvvisamente riversando litri d’acqua sul pavimento. Rilevare un danno all’istante può consentire di evitare o almeno arginare le conseguenze. Se la vostra è una casa domotica, la vostra lavatrice wifi sarà in grado di dialogare con gli altri elettrodomestici, e di programmarsi autonomamente per ridurre al minimi i consumi o per evitare sovraccarichi di energia.
Vantaggi e svantaggi
Come abbiamo già accennato, poter tenere sotto controllo l’efficienza della lavatrice mentre si è fuori casa, è un innegabile vantaggio. Altrettanto comodo è poter programmare l’avvio del lavaggio affinché il bucato sia pronto al momento del nostro rientro a casa . Bisogna ammettere, però, la lavatrice che si carichi da sola e che da sola stenda i panni, non è ancora stata inventata. La programmazione da remoto, quindi, è senza dubbio comoda e all’avanguardia, ma non può fare nulla di più di quanto si potesse fare con modelli meno innovativi ma dotati del programma di partenza ritardata.
Perché, allora, scegliere una lavatrice di ultima generazione? Sostanzialmente perché all’alta tecnologia sono collegati altri vantaggi. Le lavatrici più moderne, per esempio, consumano meno acqua e meno elettricità. Già a 30° o 40°, garantiscono prestazioni che solo pochi anni fa si ottenevano ad almeno 60°. Non solo, sono progettate per essere semplici e intuitive da usare, per ridurre il consumo di detersivo e per semplificare le operazioni di carico e scarico.
Lo svantaggio, se vogliamo trovarne uno, sta nel fatto tanta tecnologia può essere delicata e richiede interventi professionali per eventuali manutenzioni.
Conclusioni
In conclusione, pur tenendo in considerazione il budget, non fatevi abbagliare solo dal prezzo particolarmente conveniente. Nel caso della lavatrice e degli elettrodomestici in genere, l’evoluzione tecnologica fa davvero rima con innovazione. Meno si spende all’acquisto, più si rischia di spendere nell’uso quotidiano.